Non so se conosci la tradizione tutta americana dell’ Elf on the Shelf. Questa tradizione deriva da un libro per bambini e un pupazzo: l’Elfo compare a fine novembre (da protocollo il giorno dopo il Ringraziamento) ed è uno speciale inviato di Babbo Natale con il compito di controllare i bambini e riferirgli come si comportano. La sera quando i bambini vanno a dormire, l’elfo torna da Babbo Natale e racconta tutto quello che è successo durante il giorno, poi torna al mattino; è molto divertente l’idea che il giorno dopo i bambini lo trovino in un luogo diverso e che abbia combinato in casa una birichinata durante la notte – a volte fa degli scherzi, a volte lascia un regalino, oppure da consigli o piccoli compiti (cercando Elf on the Shelf su Pinterest vengono fuori tantissime idee su cosa far combinare al nostro elfo!). I bambini, una volta alzati, dovranno cercarlo e così come lo troveranno l’elfo dovrà rimanere per tutta la giornata: l’elfo non deve essere toccato, né spostato perché altrimenti perderebbe la sua magica capacità di tornare da Babbo Natale per svolgere il suo compito. I bambini possono però parlarci, ricordargli cosa desiderano ricevere da Babbo Natale o fantasticare su di lui. L’Elfo non è un pupazzo, l’elfo è proprio un aiutante di Babbo Natale che di giorno finge di essere un pupazzo. Ogni elfo per acquisire la sua magia deve anche avere un nome scelto dai pargoli di casa! La sera del 24 dicembre i bambini lo devono salutare perchè poi l’elfo salirà sulla slitta di Babbo Natale e sparirà fino all’anno successivo. Solo per quel giorno i bimbi possono toccarlo, abbracciarlo e baciarlo! Solitamente l’elfo la mattina del 25 dicembre lascia una letterina per salutare i bimbi… Qualche anno fa è arrivato anche in casa nostra un simpatico elfo, che io e mio marito abbiamo chiamato Ciccio… eccolo qua!
This is our Elf, Ciccio, sitting on the typography drawer on our gallery wall. He is curious, funny and love to make teasings.